Famiglia
Chigi Zondadari:
una storia millenaria fra Siena e Roma
I percorsi di due famiglie che hanno fatto nei secoli la storia di Siena, Chigi e Zondadari, si incontrano nel XVII secolo per proseguire unite fino ai giorni nostri.
Di origine senese i Chigi possedevano già intorno al 1100, con il titolo di Conti dell’Ardenghesca, numerose rocche e castelli. Ranuzio e Anselmo furono signori del castello di Macereto: dal primo di essi si originò la linea Chigi, poi divenuti Chigi Zondadari.
Nel XVII secolo la famiglia (da cui si erano già distaccati i rami dei Chigi di Città, di Camollia e di Viterbo), continuata attraverso Mariano, Gismondo, Mario e Flavio si divise in due rami: Augusto di Flavio dette origine ai Chigi Albani di Roma; attraverso il cardinale Flavio di Mario (fratello di Fabio Chigi Al secolo Papa Alessandro VII) di Flavio si originò il ramo Chigi Zondadari. Infatti dei pur numerosi figli di Mario nessuno ebbe prole o sopravvisse, a eccezione di Flavio, cardinale e prefetto della Segnatura, a cui si deve la costruzione del palazzo di S. Quirico d’Orcia e della Villa di Cetinale. Egli ottenne da Cosimo III il titolo di marchese di S. Quirico d’Orcia e la facoltà di trasmetterlo a uno dei familiari da lui scelto: venne chiamato alla successione Bonaventura, figlio primogenito di sua sorella, Agnese Chigi, che aveva sposato Ansano Zondadari. Ricordiamo che la famiglia Zondadari di Siena aveva probabilmente origine mercantile e i suoi esponenti si trovavano nel Consiglio del Comune fin dai tempi più antichi.
I Chigi Zondadari, continuati attraverso Ansano di Bonaventura, più volte risieduto in Concistoro, e Giuseppe Flavio di Ansano, che godette delle più alte cariche e a cui si deve l’inizio della costruzione di palazzo Chigi Zondadari in piazza del Campo, si divisero in due rami, originati rispettivamente da Alessandro e da Francesco di Giuseppe Flavio. Il ramo primogenito si estinse con Angelo Bonaventura di Alessandro che fu gonfaloniere di Siena e presidente dell’Accademia di Belle Arti. Il ramo secondogenito di Francesco che continua fino a giorni nostri, da la discendenza agli attuali proprietari del Palazzo, figli di Pace Chigi Zondadari Misciattelli, figlia di Angelo di Bonaventura, di Alessandro, di Lodovico Francesco.
Un edificio con tre secoli di storia che vuole tornare ad essere protagonista della vita sociale della città, capace di costruire relazioni ed esperienze ricche di significati, tra il passato, la contemporaneità e il futuro.